martedì 25 maggio 2010

Fantasmi



Prima ci hanno raccontato la favola dell’inflazione percepita, poi quella della crisi che non ci riguardava, quindi di una manovra finanziaria che non taglierebbe stipendi, salari e pensioni. In Grecia, invece, ci raccontano che starebbero attuando tagli del 5%. Non è propriamente così netta la cosa. Da noi non c’è bisogno di ridurre del 5% dei salari e delle pensioni che mediamente sono sotto quelle greche e ultime, salvo il Portogallo, in Europa.
Perciò il taglio di paghe e pensioni non sarà immediato e brutale (agli statali non verrà rinnovato il contratto) perché ciò deprimerebbe ancor più i consumi alimentando la crisi. In compenso saranno sanati due milioni (2.000.000) di “case fantasma”.
Per chi voglia costruirsi una casa, il primo impatto è con un testo di 138 articoli, che pretendono di spiegarti come e dove poter realizzare una costruzione. Se poi l'intervento edilizio è in zona sottoposta a vincolo è necessario consultare il Codice dei beni culturali, forte di altre 184 disposizioni, con una parte dedicata alla tutela del paesaggio. Lì è detto quali sono i passi da seguire per ottenere il via libera dalla soprintendenza.  A questo punto, però, la pratica è appena imbastita. Si devono fare i conti con le leggi regionali, così come sono poi declinate nelle direttive e nei piani regolatori dei comuni. Un fronte ampio e articolato di più di diciassettemila (17.000) regole che vorrebbe scongiurare gli abusi e le aggressioni al territorio.

Ciò nonostante è previsto un condono per milioni di case abusive, “fantasma”. Non è il primo, non sarà l’ultimo. Domanda: quando verranno regolarizzate queste abitazioni, le opere di urbanizzazione primaria e secondaria faranno capo agli enti locali (illuminazione pubblica, parcheggi, verde attrezzato, marciapiedi, impianti e condutture, servizi pubblici, scuole e asili, ecc. ecc.). Chi pagherà tutto questo? Con i soldi del condono? Se non fosse una tragedia verrebbe da ridere. Aumenteranno i balzelli locali per i soliti noti a reddito fisso.
Ieri il Sole 24ore (da cui ho tratto i dati su riportati sulla normativa edilizia) titolava in prima pagina: “L’evasione fiscale sale a 120 miliardi”. Si tratta di un calcolo prudenziale, soggiungeva. Molto prudenziale, diciamo a cazzo di cane. L’81% delle società di capitale non dichiara imponibile!
Le prime valutazioni per stabilire il livello di dittatura in un paese non sono semplicemente quelle relative alla cosiddetta libertà di pensiero e simili (concetti molto labili quando la proprietà e il controllo dei mezzi di comunicazione è in poche mani). Gli effetti della dittatura si misurano anzitutto in campo economico, per esempio valutando chi lavora per chi. Coloro che si fanno il culo e quelli che, facendo finta di essere affaccendati in nobili e utilissime cose, in realtà non fanno un cazzo e godono la maggior parte della ricchezza socialmente prodotta. I primi sono gli schiavi e i secondi i loro padroni. Poi ogni epoca e sistema queste figure può denominarle come vuole, ma la sostanza non cambia.
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Ultim'ora. Il governo assicura che non ci sarà alcun condono edilizio ma solamente la possibilità di regolarizzare presso il catasto circa 1,5-2 milioni di case «fantasma» così come accertato in base ai rilievi aerofotogrammetrici già effettuati dall’Agenzia del Territorio e degli accertamenti già notificati: sarà insomma possibile regolarizzare eventuali cambiamenti catastali, con la riduzione delle sanzioni ad un terzo, ma solo se dichiarati entro il 31 dicembre di quest’anno. Decorsa tale data i proprietari incapperanno in pesanti sanzioni con l’attribuzione di una rendita presunta ed il calcolo retroattivo.

Se non è zuppa è pan bagnato.

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