lunedì 23 agosto 2010

Casse-pipe


Mentre gli esponenti del dubbio metodico si chiedono se, per quanto riguarda la sorte del regime di Berlusconi, invece di essere giunti al 25 luglio 1943 non si sia alle soglie di un nuovo 6 aprile 1924 (quando il partito nazionale fascista prese il 61,3% dei voti alle elezioni politiche, e il regime si consolidò definitivamente), l’odierna Camera dei fasci e delle corporazioni (ben vivi, gli uni e le altre) ha prodotto una leggina (ddl 40, art. 3, comma 2 bis, votato anche dai “finiani” come Granata, noti per essere in linea con le idee del momento) con la quale si mette fine al contenzioso tra la Mondadori e lo Stato italiano per quanto riguarda 340mln di euro, pari a 650 miliardi di lire di tasse evase (ricordo che la lira pur non essendo più moneta di pagamento resta legalmente moneta di conto).
Anche per il berlusconismo, il segreto del suo totalitario successo sta nel particolare.
* * *
Pierluigi Bersani, esponente liberale dell’ala riformista e moderata dell’attuale regime, ha annunciato che quando rientrerà dalle ferie, trascorse in Sardegna, lancerà una campagna di informazione denominata “Porta a porta”. Un altro esempio di come il nuovo (??) fascismo sia entrato nel comune vocabolario da decenni.
Non vedo l’ora che Pierluigi si presenti al mio uscio, non prima di essersi tolto le infradito.

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