lunedì 27 settembre 2010

Casinò Italia


Con la vendita d’importanti rami industriali dell’Iri, delle banche d’interesse nazionale, dell’IMI, del gruppo INA, quindi la privatizzazione di Eni e dell’Enel, la svendita del patrimonio immobiliare pubblico (comprese le imprese e le abitazioni di edilizia popolare), eccetera, si è realizzato il più grande saccheggio del patrimonio statale italiano di sempre. Dal 1985 al 2003, l’Italia ha incassato dalle privatizzazioni poco più di 107 miliardi di dollari, una cifra ridicola se si pensa a ciò che è stato ceduto in cambio.
Un esempio: la più importante azienda telefonica italiana (e una delle prime in Europa), proprietaria monopolistica delle reti e un patrimonio immobiliare enorme, viene privatizzata nel 1997. Il prezzo di collocamento delle azioni in borsa è di lire 10.908 (euro 5.63) e di 10.795 (euro 5.58) per i dipendenti. Da notare che CGIL-CISL-UIL danno il loro consenso all’utilizzazione del TFR, anche nel caso dei lavoratori che già ne hanno usufruito, per l’acquisto delle azioni Telecom (oggi con un’azione Telecom non compri neanche un caffé).
Viene venduta per pochi spiccioli (il Tesoro incassò dalla vendita 11,82 miliardi di euro) quindi svuotata del suo patrimonio (almeno 40 miliardi di lire di soli immobili), poi ceduta ad altri gentlemen con un debito di 80.000 miliardi di vecchie lire e il dimezzamento degli effettivi. Un gioco di scatole vuote che doveva però consentire a D’Alema di farsi un gruppo industriale amico. Nell’intermezzo c’è la vicenda Seat, che meriterebbe un capitolo a parte (non è possibile conoscere chi c’è dietro all’operazione Seat, ma si tratta di poche società, tutte residenti all’estero, che ricevono fiumi di denaro dalla sua compra-vendita).
La vicenda Alitalia è nota: la flotta aerea è diventata di proprietà di un manipolo di eroici patrioti che con poco più di 10 mila euro a cranio se la sono comprata. I debiti sono rimasti a noi.
Eccetera, eccetera.
A questo punto, sapere che un ministro diventa proprietario di un appartamento, ma a sua insaputa, oppure che il presidente della camera ha venduto un appartamento privato ma non sa ancora a chi, quale importanza riveste?

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