venerdì 3 settembre 2010

Fog

Discorso del presidente nel Rose Garden della Casa Bianca: "Stiamo uscendo dalla crisi, il mercato finanziario Usa rimane il più dinamico del mondo, il settore privato ha cominciato a creare posti di lavoro".
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Il superindice settimanale ECRI è scivolato un'altra volta sotto il -10%, la soglia presagio di una seconda recessione. E l'ISM servizi sta sul livello della "non-crescita"; e ha pure deluso le attese. L'economia è al 70% servizi, che sono il motore d’America: oggi hanno evidenziato il secondo peggior dato dell’anno. Recessione e deflazione sono qui per restare.
L’indice ISM dei servizi ha deluso le attese e, dettaglio ancora peggiore, la componente occupazionale è scesa sotto quota 50, a 48.2, che rappresenta i minimi da gennaio nonché la prima contrazione da inizio anno. Come se non bastasse, il superindice settimanale ECRI e’ scivolato un'altra volta sotto il -10%, la soglia presagio di una seconda recessione.
L’attività dei servizi si è attestata in area 51,5 in agosto, sotto le previsioni che erano per un risultato di 53,2 dopo i 54.3 di luglio. E’ la seconda peggiore lettura dell’anno. Tutte le componenti sono di gran lunga sotto le stime (Nuovi Ordini, Occupazione, Attività aziendale), tranne i prezzi, che è un segnale quasi deflazionario.
Ma il mercato dorme sonni tranquilli, perché l’economia ha perso "solo" altri 54 mila posti di lavoro in agosto (e oltre 160 mila se aggiustati al rapporto tra nascite e morti). Tutto va bene a Wall Street e la parola "seconda recessione" è sparita dal flusso di notizie. Sono proprio tempi folli e soprattutto tutto questo non interessa un cazzo a nessuno (o quasi).


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