venerdì 3 settembre 2010

Punti fermi


Roma, 31 ago. (Adnkronos) - La situazione "rimane certamente preoccupante, ma sarebbe colpevole non riconoscere il dato oggettivo di un differenziale positivo con l'Europa e di una tendenza negativa sostanzialmente fermatasi". Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commenta con questa parola i dati diffusi oggi dall'Istat sulla disoccupazione.

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Roma, 3 set. (Reuters) - Nei primi otto mesi dell'anno le ore di cassa integrazione guadagni (cig) autorizzate sono cresciute di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dell'anno e del 40% in agosto.
"Complessivamente, la crescita tendenziale delle ore autorizzate di cig nell'agosto 2010 è stata pari a 40,1%, passando dai 54,6 milioni di agosto 2009 a 76,6 milioni di ore", spiega l'Inps.
"In totale, nei primi otto mesi del 2010 sono state autorizzate 826,4 milioni di ore di cig (+60,5% rispetto al periodo gennaio-agosto del 2009): quasi il 25% di questo totale è rappresentato dalla cigd (224,5 milioni), che lo scorso anno invece pesava per meno del 10% sul dato complessivo delle autorizzazioni di cassa integrazione.

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“Pur di lavorare ho accettato di lasciare mio marito e i miei tre figli e di andare al Nord, in una scuola di Brescia, vivevo in una stanza d'albergo, cucinavo in un angolino, dei 1300 euro di stipendio non rimaneva nulla, ma non importa, ripartirei domani... E adesso questi 14 anni di precariato vengono cancellati, calpestati da un ministro che si rifiuta anche di incontrarci”.
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“La domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante”, si legge nel documento redatto dal Papa, ma i veri “punti fermi” per i giovani risiedono nella fede e “nell'insieme dei valori che sono alla base della società e che provengono dal Vangelo”.

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“Anche in agosto Sergio Marchionne ha dedicato il sabato mattina a esaminare di persona (in inglese, of course) i candidati a rafforzare i ranghi della Fiat o a colmare i buchi lasciati da chi ha fatto le valigie. Ma la campagna acquisti si è rivelata difficile. Marchionne piace, ma solo da lontano.
I suoi ritmi di lavoro spaventerebbero Stakanov: 20 ore al giorno, 7 giorni su 7, viaggi Torino-Detroit compresi; la parola holiday cancellata dal vocabolario, al pari di business class per i trasferimenti aerei. Tranne per chi viaggia con il capo: riunione in volo e poi, al momento di dormicchiare, sfida a scopone contro Super Sergio”.

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Chissà perché tutti coloro che dimostrano tanta dedizione al lavoro, che non dormono ma dormicchiano, non fanno mai gli operai ma i manager. Otto ore di linea e a Super Sergio gli passerebbe anche la voglia dello scopone. Ad ogni buon conto, secondo il Sole 24ore, nel 2009 “l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha percepito 4,78 mln, il 40% in più rispetto all'anno prima, di cui oltre 1,3 milioni sotto forma di bonus”. Facendo buone 20 ore al giorno (comprese quelle trascorse in volo, a tavola, ai meeting e nelle sfide a scopone) sette giorni su sette, cioè 7300 ore di “lavoro” all’anno, significa una retribuzione 654 euro all’ora !!!!!

Ha ragione Marchionne, le classi sociali sono un anacronismo. 
 

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