martedì 31 maggio 2011

Finiti gli anni Ottanta? Sì, ma non per via di Berlusconi



Mi pare che stiamo perdendo di vista cosa sta succedendo veramente, troppo presi da Berlusconi e dai cazzetti suoi. Ma ci penserà la cosiddetta Europa e i famigerati mercanti di titoli a svegliarci dal torpore in cui ci mantiene la propaganda (non solo quella filogovernativa). Il nostro è un sistema già tramontato, un sistema fallito da decenni, dove l’entità della produzione è enormemente inferiore al debito nazionale, dove la rendita dello stato costituisce l’oggetto più ragguardevole della speculazione e del reddito, dove la borsa è il mercato principale per l’impiego di ricchezze utilizzate in modo improduttivo. Tutti coloro che partecipano a questo gioco, grandi borghesi e piccoli parassiti, trovano appoggio nei partiti che per un verso o per l’altro difendono e alimentano questi interessi.

Senza un rivolgimento totale dello stato non sarà possibile nessun cambiamento nei conti pubblici e continueranno a comandare i gruppi parassitari, i grandi appaltatori, i lupi della finanza che finora si sono avvalsi dei partiti per avere zona franca. Perfino la vecchia borghesia industriale, quella vera, ha battuto un colpo (a Milano), ma è poca cosa. Poi quando lo stato non potrà più pagare pensioni e stipendi come ora, e i genitori sostenere i propri figli precari o disoccupati, allora saranno barricate. Quelle vere!


Nessun commento:

Posta un commento