venerdì 29 luglio 2011

Pian della Tortilla


I disegni di legge proposti sia dal presidente del congresso, il repubblicano John Boehner, sia dal leader della maggioranza democratica al senato, Harry Reid, sono sorprendentemente simili, sia per le dimensioni dell'aumento del tetto del debito, sia sostanzialmente per le dimensioni di riduzione del deficit, così come per la creazione di una commissione bipartisan del congresso al fine di applicare ulteriori tagli alla spesa sociale. Sempre più lo stallo appare per quello che in realtà è, cioè la deliberata costruzione di un'atmosfera di crisi, di panico generalizzato al fine di mascherare in tal modo il sostanziale accordo tra le due facce della stessa borghesia sulle dimensioni dei tagli che ricadranno soprattutto sulle classi sociali più deboli.

Affaristi e speculatori stanno al gioco: trasmettere l’allarme che il governo americano potrebbe non riuscire a soddisfare i suoi obblighi dopo la scadenza dei primi di agosto fissata dal Tesoro. I prezzi delle azioni sono caduti per cinque giorni consecutivi, il Forum Financial Services, che rappresenta gli amministratori delegati dei venti più grandi e diversificati istituti di servizi finanziari che operano negli Stati Uniti, avverte che un default "sarebbe un colpo tremendo per le imprese e la fiducia degli investitori".

Il costo di un'assicurazione contro un default sui pagamenti d’interessi sui buoni del Tesoro è quadruplicato dal 17 maggio, e gli obbligazionisti pagano di più per assicurarsi contro le perdite sul debito degli Stati Uniti che per la copertura contro il default di Turchia, la Tailandia o le Filippine, il doppio di quanto per il debito russo e quattro volte di più per il debito britannico. Il dollaro continua il suo declino in termini di valore nei confronti delle altre valute e contro l’oro.

Qualunque sia l'esito immediato di questa crisi, essa evince la reale fisionomia politica del governo di Barack Obama. Lungi dal difendere i programmi Medicare, Medicaid e di sicurezza sociale, istituiti dai presidenti democratici molti decenni fa, l'amministrazione Obama ha deliberatamente deciso di mettere questi programmi sotto la scure dei tagli di bilancio. Questo rivela che Obama non ha né la volontà e nemmeno la forza per levare di torno le agevolazioni fiscali per i ricchi dell’era Bush. È la dimostrazione che a comandare è sempre l’aristocrazia del denaro, lo stato è al suo servizio e la democrazia rappresentativa è una bufala buona per le campagne elettorali miliardarie.

I salariati, vittime e merce nell’implacabile reticolo dei rapporti sociali capitalistici, restano schiacciati sotto il peso della propaganda che riduce la loro spontanea identità in poltiglia. Questo spiega più di ogni altra cosa perché sia così decisa da parte della borghesia la sua lotta con tutti i mezzi della menzogna contro il marxismo e le organizzazioni di classe. A questo scopo la borghesia ha arruolato degli specialisti in tutti i settori, nelle università e nei media, nei partiti e nel sindacato, il potere dei quali si mantiene con quello di una società dello sfruttamento e del privilegio. Nel marxismo essi vedono il nemico, l’unica “follia” che può smascherarne i disegni dell’illusione conservatrice o riformista e opporre alla violenza del capitale un movimento che reimposti a un livello più elevato la rivoluzione sociale e culturale che abbia come fine la costruzione di una comunità reale degli individui sociali.

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