martedì 23 agosto 2011

Ci abbiamo il nerbo in culo

Non ho mai creduto alla possibilità che i ricchi italiani paghino qualche obolo in più di tasse sui redditi che non possono evadere. Del resto la ricchezza in Italia è esentasse, circa 300mld di evasione stimati già nel 2008. La lotta di classe, posta così, è un fatto statistico, compreso quello della vendita di barchette e auto di lusso. Se si vuole prendere contatto con il dato empirico, invece, basta farsi un giro per porti e porticcioli, ville e villini, o farsi un giro per strada. Piangono i giornali della borghesia: non è giusto tartassare chi già paga. E anche chi, per motivi politici tutti suoi è d’accordo sull’elemosina di solidarietà, lo dice con un gran sospiro da vittima, come Scalfari: “È vero che la fascia di reddito tra i 90 e 150 mila euro lordi appartiene al nerbo del ceto medio e sarebbe pericoloso penalizzarla perché scoraggerebbe i suoi consumi e i suoi risparmi, ma per i redditi oltre i 150 mila questa preoccupazione è ingiustificata”.

Eh già, vorrai mica scoraggiare chi prende solo 12 mila euro al mese?! Meglio scoraggiare i poveri cristi, aumentare l’Iva al signor Gaspare che dopo solo 37anni di fonderia ciula tutti i mesi all’Inps qualcosa come 800 e rotti euro. È uno di quelli che è costretto a dichiarare meno di 15mila euro l’anno, come la metà dei contribuenti italiani. E in questa metà a basso reddito è compreso quel proprietario di ristorante-pizzeria che sotto l’ombrellone, qualche giorno fa, inveiva contro gli studi di settore e rivendicava il suo diritto di dichiarare 11mila euro d’imponibile (fatto vero).

Solo l’1% dei contribuenti sopravvive con oltre 100mila euro lordi l’anno. Ecco perché Scalfari vuole far intervenire Amnesty International a favore dei redditi fino a 149mila euro. Poche chiacchiere, la lotta di classe i ricchi la sanno fare meglio di tutti,  a partire dal modello 730. Del resto è il salariato che si ammala di più e che manda i figli alla scuola pubblica, quindi è giusto che paghi in proporzione molto di più. Anzi, che paghi solo lui e faccia anche il tifo per la lotta di liberazione dell’Eni in Libia, così potrà pagare di meno la benzina.  

A proposito, il petrolio è diminuito del 20% ma alla pompa non te lo dicono. Avete sentito dire da Bersani che si tratta di un furto continuato della peggior specie? Ha ammonito: “non si usino le pensioni per tappare i buchi”. Il lavoro sporco sulle pensioni è già stato fatto in gran parte, si procede con le tariffe. E rinunciare a qualcuno delle decine di nuovi cacciabombardieri? Votate la proposta, sentiamoci protagonisti della democrazia. Magari s’impietosiscono e ci danno retta.

4 commenti:

  1. il primo periodo del tuo post non lascia spazio ad illusioni.I nostri politici fanno proposte di ogni tipo, alcune persino ragionevoli, ma è una riedizione moderna del 'fare ammuina ' della marina borbonica. Alla fine il cetriolo andrà esattamente dove era stato telecomandato.
    una cosa buona c'è.Il disprezzo per la classe politica e l'insofferenza per questo stato di cose stanno montando.
    questa mazzata passerà, ma per la prossima prevedo che dovranno essere molto più convincenti.

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  2. quanto a trovare balle sono maestri ma soprtutto sono maestri nel creare il pubblico che ci crede

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  3. A proposito di redditi medi e studi di settore, guarda un po' qui: può un gioielliere guadagnare meno di un'insegnante?
    Pensavo fosse una domanda retorica.
    Il bello è che forse lo era, solo non nel senso che mi aspettavo...
    Ciao, Rocco.


    PS: grazie, come al solito, per tutte le riflessioni che condividi con noi - lo scrivo qui, ma vale per ogni singolo post.

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  4. è noto che molti gioiellieri hanno le pezze al culo e molti altri, disperati, lasciano per fare i cassieri nei supermercati o i telefonisti

    ne conosco uno, artigiano, che a natale chiude per non superare un certo reddito, dice, e parte per cortina a chiedere l'elemosina

    il link che mi hai segnalato si chiedeva come faceva prima lo stato senza l'irpef. semplice: non avevi la pensione, se ti ammalavi e non avevi soldi crepavi, non c'era la scuola pubblica e non c'era bisogno di asfaltare le strade, pagare la cassa integrazione, ecc.

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