giovedì 15 dicembre 2011

Il trinciato ci salverà


Ora sappiamo che il limite agli stipendi pubblici di 311.000 euro era solo fumo negli occhi. Non poteva essere altrimenti per un governo di grandi borghesi che rappresenta le lobby più disparate: grand commis, banche, Commissione trilaterale, Opus dei, massoneria e molto altro. A proposito di fumo: hanno tassato – non è una battuta – il trinciato forte. Lotta dura contro i tabagisti che si fanno le cicche in casa, mentre per quanto riguarda i pedofili che non pagano l’Ici, il buon Mario ha avuto la faccia di dire, testualmente, che non ci aveva pensato. Accade alle presunte aquile di scendere più in basso delle galline. Quanto al parlamento si tratta ormai solo di uova marce.

I manager, i professori e i politici che oggi governano l’Italia e l’Europa sono gli stessi che fin dagli anni Ottanta ci raccontavano la buona novella del “libero mercato”. Gente istruita che chiama stile la propria spocchia. Ci voleva tanto capire che aprendo il mercato a paesi dove la manodopera costa un decimo, prima o poi avremmo chiuso le fabbriche qui da noi? E a guadagnarci chi sono se non le multinazionali e i grandi marchi?

Dobbiamo investire in ricerca e sviluppo dicono i bene informati, essere più competitivi sui mercati con nuovi prodotti. Quanti nuovi modelli e milioni di automobili può assorbire il mercato? E quanto Moet & Chandon e parmigiano originale o surrogato? Se tagli salari e pensioni pensi che i consumi e quindi la produzione aumenteranno? Ah già, crescere significa esportare. Però è esattamente quello che cercano di fare tutti i paesi.

Gli abili propagandisti del neoliberismo hanno mutato la squalifica delle loro teorie nel fallimento dell’intervento statale. È così che l’attenzione è stata spostata dalle bolle speculative al fallimento dei bilanci statali, in modo da poter sostenere che mediamente avremmo vissuto sopra le nostre possibilità. Di conseguenza, sentenziano, si rende indispensabile lo smantellamento del welfare e la deregolamentazione del mercato del lavoro. E nessuno in Tv, come questa sera da Santoro, che abbia il coraggio di mandarli apertamente a cagare.

2 commenti:

  1. «Ora sappiamo che il limite agli stipendi pubblici di 311.000 euro era solo fumo negli occhi». Fumo di trinciato, comunque...

    RispondiElimina
  2. Nel mio piccolo, lo faccio io: che vadano a cagare questi liberisti del cazzo.

    RispondiElimina