giovedì 12 luglio 2012

Guerra di classe

“L’Italia ha intrapreso un percorso di guerra durissimo”.

Come la guerra giostrata dai generali divora carne umana, così la crisi capitalistica è giocata sulla pelle dei salariati, sul taglio dei redditi e la cancellazione dei diritti. In entrambi i casi, i generali e i politici hanno in mente una sola cosa: annientarci in nome di “valori” superiori che chiamano libertà, patria, democrazia, impresa ecc.. Nulla a che vedere con la libera unione degli uomini in società secondo un piano e un controllo cosciente delle loro condizioni materiali di esistenza, ma un modo mistificato di mascherare la nostra sostanziale servitù.

Possiamo almanaccare per altri mille anni su queste questioni, ma non sarà facile ribaltare l’idea comune che si vive nel migliore dei mondi possibili. La crisi se non altro farà giustizia di queste illusioni, ma ci vorrà del tempo e molta tragedia.

1 commento:

  1. Manca poco, e la tragedia si chiama terza guerra mondiale. Saluti rossi.

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