giovedì 19 luglio 2012

"non per questo tutti i risultati"

[...] Noi possiamo, alla vecchia e nota maniera, dividere tutto il dominio del conoscere in tre grandi sezioni. La prima comprende tutte le scienze che si occupano della natura non vivente e sono più o meno suscettibili di una trattazione matematica: matematica, astronomia, meccanica, fisica, chimica. Se qualcuno trova gusto ad applicare grandi parole a cose molto semplici, si può dire che certi risultati di queste scienze sono verità eterne, verità definitive di ultima istanza; e per tale ragione queste scienze si sono chiamate anche esatte: ma non per questo tutti i risultati. Con l'introduzione delle grandezze variabili e con l'estensione della loro variabilità fino all'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, la matematica, altre volte tanto austera, ha commesso il suo peccato originale; ha mangiato il pomo della conoscenza che le ha aperto la carriera dei successi più giganteschi, ma anche quella degli errori. Lo stato verginale dell'assoluta validità e dell'irrefutabile dimostrabilità di tutto ciò che è matematico se ne è andato per sempre; ha fatto irruzione il regno delle controversie e siamo arrivati al punto che la maggior parte della gente fa calcoli differenziali e integrali, non perché intenda ciò che fa, ma per pura fede, poiché sinora questo è sempre riuscito bene. Con l'astronomia e la meccanica le cose vanno ancora peggio, nella fisica e nella chimica ci troviamo in mezzo alle ipotesi come in mezzo ad uno sciame di api. E non è possibile che la cosa sia diversa. Nella fisica abbiamo a che fare con il movimento di molecole, nella chimica con la formazione di molecole da atomi, e se l'interferenza delle onde luminose non è una favola, noi non abbiamo nessuna prospettiva di veder mai queste cose interessanti con i nostri occhi. Col tempo le verità definitive di ultima istanza diventano in questo campo stranamente rare.


[...]

Friedrich Engels, Anti-Dühring, (1876-77), MEOC, XXV, p. 84.
Si può leggere anche qui.

2 commenti:

  1. Solo per capire: hai pubblicato questo brano per ampliare la citazione engelsiana a questo post di Malvino?
    http://malvinodue.blogspot.it/2012/07/antirelativismi.html

    RispondiElimina
  2. se così fosse, l'avrei detto

    Malvino è stato solo l'occasione per ritrovare un brano che ricollego a dei miei recenti post e che con il post di Malvino non c'entra nulla, ma proprio nulla

    RispondiElimina