sabato 3 agosto 2013

Troveranno la faccia?


«If Berlusconi had any shred of honour he should now resign», scriveva ieri il Financial Times.

Un individuo del genere non ha mai avuto onore, né si può pretenderlo dalla corte di mantenuti ed eversori che gli fa da claque e che solo grazie a lui siede in parlamento, occupa cariche di governo e vive un'esistenza dorata.

Ma soprattutto – ed è ciò che conta più di ogni altra cosa – non ha onore chi sta al governo con gentaglia così spregevole. Del resto, nessuna persona onesta che avesse caro il proprio decoro e credito, oserebbe – a qualunque titolo o sotto pretesto d’obbligo – avere rapporti con tali inverosimili individui.

Governare assieme alla banda di cui è capo un bandito, rende complici dei suoi delitti.

Non c’è ragion di stato che tenga per tenere in piedi un governo sotto la minaccia portata dai prestanome di un individuo amico di condannati per mafia, con una fedina penale e un curriculum giudiziario da cui risulta, per essere molto sintetici, già amnistiato per falsa testimonianza, prescritto due volte per corruzione giudiziaria e cinque per falso in bilancio e una per rivelazione di segreto, tuttora imputato per corruzione di senatori e indagato per induzione alla falsa testimonianza, nonché condannato in primo grado a 7 anni per concussione e prostituzione minorile, quindi condannato in via definitiva per frode fiscale.



Troverà la faccia il ministro guardasigilli del governo Letta per apporre il proprio parere favorevole alla domanda di grazia che senz’altro uno della cerchia del malfattore presenterà ai sensi di legge? E, in tal caso, il presidente del consiglio non avrà nulla da obiettare? E il presidente della Repubblica si limiterà a prendere atto del parere favorevole e firmerà l’atto di grazia?

Se c’è chi pensa che la crisi politica italiana sia una crisi di uomini, ossia l’assenza o la marginalità di uomini d’autorità intellettuale, e quindi causa del prevalere di personaggi senza prestigio ed onore, senza contegno e decenza, non di rado delittuosi, insomma di quel tritume umano del quale siamo ogni giorno spettatori, non si sbaglia. E tuttavia siamo a una crisi sociale ampia, profonda e gravissima che non è data solo da tali aspetti d’ignominia, peraltro non nuovi.

Declino industriale, debito pubblico, disoccupazione, andamento demografico, corruzione, criminalità molto qualificata, eccetera. I relativi numeri sono alla portata di tutti, non c’è bisogno di commentarli. La svolta riformistica non c’è stata e non potrà esserci dato l’intreccio di solidissimi interessi, e pure la novità del voto protestatario si è rivelata alla prova dei fatti inconsistente per conto proprio e velleitaria per difetto dei suoi capi. Pertanto, ciò che ci aspetta non è determinabile nei dettagli ma senz’altro pronosticabile sul piano dell’insieme, e in un tempo in cui i fatti possono farsi molto affrettati, non è difficile che ad approfittarne siano, ancora una volta, i masnadieri e i farabutti di fuori e di dentro, palesi e occulti, soprattutto questi ultimi.


4 commenti:

  1. Forse, dato che quella di merda ce l'hanno già.
    Boutade a parte, grande ricapitolazione della situazione (come sempre).

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    1. questi, tutti, pur di salvare il culo sono disposti ad affogarci tutti
      dov'è il "popolo" di sinistra, dove sono gli intellettuali di punta, possibile che solo B. riesca a mobilitare i suoi? questo governo, questo pasticcio camorrista, non doveva nascere. ed ecco il risultato. grillo, dove sono le tue legioni? in frigorifero!

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  2. Leggo questa dichiarazione di Montezemolo: "Berlusconi può uscire bene da questa vicenda se saprà mantenere i nervi saldi,continuare a sostenere il governo Letta lealmente (come ha fatto finora con persino maggiore convinzione del PD) e lavorare alla rifondazione di un'area liberale e moderna di centro destra, di cui l'Italia ha grande bisogno".
    Lei chiede se ritroveranno la faccia!
    A questo punto io chiedo : " siamo in Italia o in un ospedale psichiatrico".
    Buona giornata, Annick.

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  3. da questa fottutissima alleanza il PDL non ha nulla da perdere ,anzi, ha potenziato il suo consenso . qualcuno riuscirà a far capire a quelli del PD che questa mossa ha sancito il loro suicidio ? la necessità di questo sacrificio contro natura era l'urgenza della riforma elettorale e loro , senza scrupoli, l'hanno rinviata a ottobre . povero PD ...... come dice il mio amico farmacista, sfoderando un improbabile dialetto marsicano-romano, ciao olympe

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