lunedì 9 dicembre 2013

A scelta


Siamo noti per essere un popolo di santi e di artisti della truffa (i due titoli sono solo apparentemente inconciliabili), di grandi e piccoli inquinatori, di molestatori abituali della quiete altrui, di scafati allenatori di calcio e ovviamente di smaliziati giuristi (si discute – e non solo al bar – se il pedone investito sulle strisce avesse o no la precedenza).

E dunque si stanno affacciando da ogni dove le interpretazioni giuridiche in merito al significato e alla portata da attribuire all’ormai famosa sentenza. La corte costituzionale s’è espressa chiaramente in merito ai quesiti posti: la legge elettorale vigente è, in più punti, illegittima, termine sinonimo d’illegale.



Soprattutto su un punto la legge elettorale è stata dichiarata illegittima (sinonimo, ripeto, d’illegale), ossia per quanto riguarda l’attuale configurazione del premio di maggioranza che determina la distribuzione dei seggi e dunque la composizione organica del parlamento, indi la presenza di taluni parlamentari invece di altri che sono stati esclusi proprio per effetto del bischero meccanismo che scatta a prescindere da una soglia minima di voti. Non poca cosa, si capirà anche senza aver dato l’esame di dritto costituzionale.

Domanda del comune mortale: posto il caso di un parlamento eletto con una legge elettorale dichiarata illegale sotto diversi profili di merito e in particolare sul meccanismo attributivo del premio di maggioranza, si può sostenere senza tema del ridicolo che gli atti del parlamento, successivi al deposito della sentenza, saranno perfettamente legittimi?

È quanto sostiene apertis verbis il presidente della repubblica.


E, si parva licet, penso anch’io che l’ipse dixit presidenziale possa trovare congrua legittimazione facendo perno su un palese presupposto, anche se non strettamente giuridico, ossia quello esposto in premessa: siamo un popolo di …… (a scelta).

3 commenti:

  1. "Ma non vorremo mica applicare sentenze retroattivamente!!!???" (frase semanticamente priva di senso, ovviamente, mi ca è una legge, è una sentenza!!!!!!) ... mi sembra già di sentirli............... vabbè, per fortuna che a breve comincio a produrre birra... si vive anche di piccole soddisfazioni (cit.) .......

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  2. Domanda del comune mortale II : Al momento del varo della suddetta legge 'suina' (non so se in un'altro Paese, pur deprecandola, la si sarebbe chiamata così - mi spiace per il prof.Sartori), nessuno degli esperti giuristi aveva mai posto critiche sostanziali di legittimità - non di opportunità politica - in merito ? Sottolineo, non criticare o contrastare, ma dichiarare illegittima.
    Siamo un popolo ............. che a suo tempo, se del caso, invece di egalitè ,fraternitè, libertè avrebbe scritto mediocritè (aurea mediocritas?)
    Si parva licet.

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  3. come dice anche la sentenza il Parlamento ha la facoltà di scrivere una nuova legge elettorale, se non avessero la faccia come il fondoschiena si limiterebbero a sfornare una legge elettorale che non fa altro che prendere le correzioni al Porcellum dalla sentenza stessa e quindi andremo a votare con un proporzionale con sbarramento, coalizioni e preferenze(quindi nemmeno puro come io desidererei almeno per la Camera dei Deputati).
    Mi chiedo se questi rappresentati della borghesia ormai abbiano la faccia tosta anche da non voler capire che l'opportunità politica sarebbe quella di non infiammare gli animi legiferando, dopo la pubblicazione delle motivazioni, in senso totalmente opposto(maggioritario, nda) rispetto alla sentenza e contro un sentire comune, a volte tangente il populismo, che vede questo parlamento delegittimato politicamente(a livello istituzionale e formale vale la continuità delo Stato)

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