domenica 31 gennaio 2016

Finirà per inquadrarsi naturalmente


Le istituzioni sociali sono condizionate dal modo in cui gli uomini di una data epoca storica e di un dato paese producono la propria vita e la loro società, dunque dallo stadio di sviluppo del lavoro e da quello della famiglia (quella monogamica è un prodotto della storia). Se facciamo caso alla storia e a quella che chiamiamo preistoria, possiamo notare che l'ordinamento sociale appare tanto più dominato da vincoli di parentela quanto meno è sviluppato il lavoro, la produzione e la ricchezza sociale. E viceversa.

Sul ruolo dei legami di sangue è istruttiva l’Orestiade di Eschilo come descrizione drammatica della lotta tra il diritto matriarcale al suo tramonto nell’età arcaica (laddove la discendenza si poteva calcolare solo in linea femminile, posto che la donna poteva avere rapporti con più uomini senza offendere il costume) e il diritto patriarcale nascente e vittorioso nell'età storica laddove veniva a svilupparsi la proprietà e il diritto ereditario, pertanto come frutto di una trasformazione economico-sociale profonda.



Le questioni che riguardano la famiglia e il matrimonio (ricordiamo che nelle società arcaiche non era raro il matrimonio di gruppo), per essere correttamente impostate, debbono tener conto che la funzione principale, anche se non esclusiva, dei legami di parentela è già in prima analisi una funzione economica, laddove si sviluppano la proprietà privata e lo scambio, le disparità di ricchezze e la possibilità di trasferirle da una generazione all’altra entro un determinato legame di sangue, eccetera.

Nel corso delle epoche e dello sviluppo economico le generazioni che si susseguono cercano di adattare la vecchia costituzione sociale alle nuove esigenze di sviluppo, almeno sino a quando l’incompatibilità dell'una con le altre provoca un completo rivolgimento. Ed è appunto ciò che noi, ormai da decenni, sperimentiamo nella nostra epoca di rapido passaggio da uno stadio di sviluppo economico ad un altro, in cui le vecchie forme della riproduzione della forza-lavoro e le tradizionali forme di ordinamento familiare entrano in crisi.

In tali circostanze ciò che riguarda i rapporti sessuali e le forme di unione tra gli individui ha certamente un interesse giuridico, sociologico, psicologico, e tuttavia ai fini pratici le nostre opinioni non hanno troppa importanza sia in un senso e sia nell’altro. Che i modi di procreazione possano avvenire nel tradizionale rapporto della coppia monogamica o secondo speciali tecniche mediche, che l’allevamento dei figli non avvenga più esclusivamente (o prevalentemente) all’interno della tradizionale famiglia borghese, ma nell’ambito di un nuovo tipo di aggregazione familiare, cioè tra due individui dello stesso sesso, o di un gruppo, è del tutto indifferente.


L’aspetto principale della faccenda riguarda i nuovi assetti proprietari dell’economia e la riproduzione e l’impiego della forza-lavoro. Da un lato sono mutate le forme della proprietà capitalistica (l'ordinamento della proprietà non domina più quello familiare), e dall’altro sono in via di rapida trasformazione quantitativa e qualitativa le forme in cui è sfruttata la forza-lavoro. È solo questione di tempo, poi nelle società economicamente più sviluppate ciò che oggi può sembrare straordinario finirà per inquadrarsi “naturalmente” in nuovi rapporti giuridici e negli assetti economici dati, così come nella mentalità comune e anche nelle istituzioni religiose (se queste vorranno sopravvivere).

6 commenti:

  1. le mediazioni tra l'individuo e la potenza sociale vigente mutano al mutare delle esigenze di quest'ultima e non ci sono valori etici, postulati religiosi o tradizioni storiche che tengano

    le lotte che assumono posture resistenziali verranno spazzate via nell' irrilevanza o diverranno un sepolcro imbiancato dove, tra amici, piacerà raccontarsi delle storie

    il rappresentarsi dell' atomizzazione sociale, in cui illusoriamente ognuno ha un proprio originale ed individuale modo di approccio alla oggettività sociale -e al suo comando, è un altro modo per dire che la reificazione sociale ha una presa sempre più stretta ed efficace sugli atti e sui pensieri

    ed è proprio nel momento in cui il Capitale è "tutto intorno a noi", anzi: "siamo noi", in cui le mediazioni sono tutte da riformulare -al netto dei vuoti simulacri di un passato che non si vuole far passare- è proprio il momento in cui il pensiero si può fare più audace, la comprensione più scarna

    un saluto

    un saluto






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    1. l'altro giorno ho ricevuto questo commento:
      Stefano Preato28 gennaio 2016 01:55
      Cavoli ma scrivere comprensibile no?

      in un post semplice e chiarissimo ......

      possa mai esprimermi con "il capitale siamo noi" eccetera?
      ciao mio caro

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  2. Nel '17 la teoria di Aleksandra Michajlovna Kollontaj ha un notevole impatto sulla società sovietica, si fa piazza pulita dei vincoli matrimoniali, il matrimonio viene certificato da una semplice registrazione annullabile con altrettanta semplicità, gli adolescenti crescono nei collettivi e nasceva una concorrenza tra obblighi familiari e obblighi sociali.
    Parte di questa esperienza viene esportata dai giovani coloni ebrei russi nell'esperimento sociale del kibbutz dove si è cercato di realizzare il femminismo del primo socialismo.
    Il presupposto era che, pur esistendo l'imperativo biologico, non esiste che i bimbi debbano essere allevati dalle rispettive madri, nella sostanza la famiglia non formava un nucleo fisso di riferimento. Questo per il recente passato.
    Qualche perplessità solo sul fatto che si possa delegare alla disponibilità di una donna con la quale non si hanno particolari legami affettivi la confezione dei propri eredi. Per tutto il resto vedremo come nel futuro prossimo o lontano (non ci saremo) le dinamiche familiari si articoleranno secondo le dinamiche sociali.
    Del resto Philip K.Dick sulla distanza ha già previsto, tutto illustrato da Ridley Scott.

    ****
    "in un post semplice e chiarisssimo"
    Qui come da qualche altra parte, la comprensibilità dei testi e dei rispettivi commenti è delegata al complesso neuronale dei lettori/commentatori e dal relativo grado di istruzione degli stessi e
    contemporaneamente ai labirinti di chi scrive.
    Non è prerogativa dei soli blog,ovviamente.
    Alla palingesi politico sociale del proletariato deve immediatamente seguire la sua istruzione di base e permanente, è cosa indispensabile.
    Madame, lo sforzo didattico per 'democratizzare' questa teoria economica e non solo questa è encomiabile però è altrettanto evidente che spesse volte presuppone altre masticazioni.
    Tra l'altro oggidì, purtroppo, l'adesione alle scuole serali da parte dei lavoratori - quella più avveduta - ha subito un drastico calo.
    Buona domenica.


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  3. ODDIO..
    Se l'ontogenesi ricapitola la filogenesi, allora che fa la palingesi o palingenesi nel corso della masticazione ?
    Domanda sublime a cui la storia almeno una volta ha già risposto nel 17.
    I risultati non sono stati ottimi, ma non è detto che la prossima digestione sia peggiore. Anzi..
    Didattica semplice : fine della guerra, trasformazione della guerre imperialiste in guerre rivoluzionarie, manca ancora il partito bolscevico che predigerisca ..
    Il resto per dei materialisti dialettici è abbastanza chiaro ,ovvero si svolge da solo...e udite non v'è nemmeno bisogno di scuole serali per lavoratori, visto che al momento non vi sarà nemmeno bisogno di tutta quella selva di docenti che da tempo rimestano sublimi paturnie descrivendo un mondo che non è mai esistito..

    Caino

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  4. La parte in cui accenna alla "lotta tra il diritto matriarcale dell'età arcaica e il nascente e vittorioso diritto patriarcale nell'età storica" mi ha ricordato anche la sinossi di un libro che mi sono ripromesso di leggere, "La Dea bianca" di Robert Graves.
    Sebbene in tal testo, mi pare di capire, la questione venga osservata dal punto di vista della "costruzione dei miti", in una prospettiva che definirei "sovrastrutturale".

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