lunedì 20 giugno 2016

Non c’è più bandiera



O ti astieni, oppure voti Cinquestelle. Tranne al Sud, dove alternative ve ne sono ancora, come a Benevento. Di là delle facili battute, l’illusione della scelta elettorale è morta e con queste elezioni amministrative – che confermano la forza dell’armata di Grillo – e con il referendum che seguirà (cui il governo non ha ancora fissato una data) si chiude definitivamente un’epoca, quella della contrapposizione – vera e fasulla – tra i partiti di destra e di sinistra. Non c’è più alcuna bandiera. Entrambi gli schieramenti nel loro delirio autistico hanno fallito fin dove era possibile fallire: non hanno saputo in questi decenni dare al paese una nuova organizzazione politica e amministrativa a misura dei tempi, e risolvere la questione di nuove regole condivise. Tutto il resto sarà conseguenza, illusioni comprese.

4 commenti:

  1. A dire il vero....

    Cara Olympe,

    dopo il tuo commento sui risultati elettorali, non so se devo essere contento, o piuttosto preoccuparmene.
    Un buon limbo ,credo sia la soluzione.
    Ecco quello che so ,senza entrare nel merito.
    A)Gli schieramenti sono tre e non due.
    B)Ho seguito quasi nulla delle campagne elettorali.
    C) Per quel poco che conosco, e prendo Torino come paradigma, i "nuovi" hanno inanellato una serie di no sulle spese di investimento e una serie di promesse, mica male per gli strati sottoproletari e marginali delle periferie ,condendo il tutto con la possibilità di chiudere alcuni "centri sociali" e ventilato la possibilità di fa partire le "ruspe".(tanto per beccarsi qualche" votarello" in più che non guasta mai
    D)A parte il fatto che la loro "leader "è una laureata alla Bocconi, e già solo razzisticamente parlando , a sentire Bocconi ,mi si rizzano i capelli, devo dedurre che la signora o signorina in questione sappia perfettamente che le spese di investimento non sono "mutabili" in spese correnti sia per l'ordinaria che per pure per la straordinaria manutenzione e ,mi viene fin d'ora da ridere, meno che mai per l'assistenza.
    E) Vedo alla sx che un tempo si diceva extra parlamentare e pure molti componenti di partitini che si dicono comunisti e pure marxisti sorrisetti quasi compiaciuti nel crollo del dinosauro Fassino.
    Il che mi porta a strani pensieri, da un lato penso a quel marito che per fare un dispetto alla moglie... dall'altro lato se guardo la faccia di Renzi , mi consolo.
    Infine la % di voto non mi soddisfa , il 50 % è ancora troppo.
    Ultima considerazione...ma di quali bandiere vai parlando ?

    caino

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  2. C'è mai stata una bandiera che fosse utile sventolare per chi giace ai piedi della scala della dominanza del mondo reale?
    La croce di Cristo potrebbe essere il vessillo da impugnare per i più disgraziati. Purtroppo non vale nulla in questo mondo (Giovanni, 18:36).
    La falce e il martello dell'on. Rizzo? Utile, al più, a distribuire vitalizi a qualche ex-sessantottino con un'anzianità contributiva ridotta.
    Non ci sono bandiere di vittoria che garriscono al vento per chi ha l'anima lacerata da infinite umiliazioni, la polvere dei capannoni industriali nei polmoni o la schiena rotta dal lavoro nei campi.
    [Solo la morte provvederà a sconfiggerci tutti, poveri e ricchi, elevando i primi a livello dei secondi. Il livello del nulla eterno. Vanitas vanitatum et omnia vanitas]
    Dante

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  3. Il piano, uno standard di marca USA/NATO, è trasparente nei presupposti e nella dinamica. L'illusione della democrazia col tempo tende a venire meno se si blocca il sistema su un bipartitismo così fasullo da risultare indigesto a troppa gente, per quanto ignorante e credulona. Questo ovunque, in America come in Europa. Nel caso italiano, il M5S è l'elemento introdotto, palesemente a tavolino e in base ad una raffinata conoscenza della psicologia di massa specifica di questo Paese e delle modalità di sfruttamento politico della stessa, per ricreare l'impressione del movimento e la favola della possibilità di scelta all'interno delle coordinate socioeconomiche date. Lo stesso, mutatis mutandis, avviene altrove.

    Prima o poi, dopo avere svolto la propria funzione, il fantoccio Renzi sarà gettato via - può essere che ci stiamo avvicinando a quel momento, i segni ci sono - e con esso il partito del capitale noto come PD, per essere rimpiazzato da un altro fantoccio e un altro partito del capitale presentati come nuovi e croccanti. La mia avversione nei confronti dell'odioso personaggio Renzi e del suo brutale partito d'ordine dell'alta finanza farà di quel giorno un giorno di sollievo. Ma non un giorno di festa. Non c'è 25 aprile nella galera liberista.

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