domenica 25 settembre 2016

... nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!



Esiste una moneta comune, quella che ti fa dire con nonchalance: un miliardo. Se il governo dicesse, per ogni miliardo sciorinato, duemila miliardi (di lire), la percezione, almeno quella, sarebbe diversa. E ben diversa sarebbe, da oltre un decennio, la percezione della spesa quando per un chilo di pane ti chiedessero oltre diecimila lire (ma quanto potrà mai costare un chilo di farina?). E quale sarebbe la percezione se le nostre spese militari giornaliere fossero espresse in 92.940.960.000 con un debito pubblico che sfiora i 5.000.000.000.000.000?

Chi ha firmato e approvato per entrare nell’euro a queste condizioni ­– tanto più sapendo che non sarebbe stato possibile e in nessun caso praticabile l’uscita senza un bagno di sangue – dovrebbe oggi percepire una pensione corrispondente a non più di 2.000.000 di lire il mese, anziché di 40.000.000, tanto per fargli comprendere tangibilmente e con stile la differenza di cambio.

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Sono finiti gli ultimi sogni di un mondo che fu. La UE non parla più di “mercato del lavoro attraente agli occhi dei migranti”, e la signora Merkel può ben annunciare che d’ora innanzi la Germania accoglierà qualche centinaio di profughi il mese. La Gran Bretagna (più precisamente il Regno Unito), che non ha firmato la Convenzione di Schengen, non ha dovuto attendere la cosiddetta Brexit per stipulare accordi bilaterali con la Francia per impedire l’ingresso di profughi ed immigrati. Il Trattato di Touquet è del 2003, in base al quale il Regno Unito ha uffici immigrazione e dogane extraterritoriali che  operano sul territorio francese nelle stazioni ferroviarie della Gare du Nord a Parigi, a Calais, a Lille e nei porti di Calais, Boulogne e Dunkerque.  La Francia dal canto suo ha i suoi uffici nelle stazioni ferroviarie di Londra, Ashford e a Dover.

Solo dei deficienti, da parte dell’Italia, potevano firmare dapprima la Convenzione di Dublino (1990) e poi il regolamento di Dublino (2003). Solo dei mentecatti possono buttare decine di miliardi di euro nel Jobs act laddove è nei dati di come l’occupazione dei lavoratori italiani – seguendo le “logiche di mercato” – sia scesa, in verità in misura più che proporzionale, rispetto all’aumento dell’occupazione straniera.


È dunque questa – tutta – la classe politica e dirigente italiana, quella che poi sproloquia nei comizi celtici o finge di sbattere le porte a Bratislava. Eredi di quella stessa classe d’idioti che nel 1941, dopo aver dichiarato guerra alla Gran Bretagna e all’Urss, trovava simpatico di dichiararla, facendo bum-bum con la bocca, anche agli Stati Uniti d’America.

5 commenti:

  1. Nel corso degli anni hanno svenduto l'Italia al capitale transnazionale (che poi, se ci pensiamo bene, così tanto transnazionale non è: guarda caso le fila di quei capitali portano molto spesso a quei cinque o sei Paesi, i soliti, con una spruzzata di Cina per un po' di esotismo, che se la giocano da padroni del mondo o da loro sottopancia).

    E ben pagati per farlo, continuano a svenderci. La mission dei politici italiani, da decenni, è quella, con la connivenza - quando non i precisi ordini - del famoso capitalismo nostrano, quello della classe premoderna di delinquenti arraffoni. Non li chiamerei mentecatti. C'è chi li chiama traditori (della nazione). Io direi che hanno semplicemente scelto di stare dalla parte del loro interesse.

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  2. Struttura e Sovrastruttura. Gira e rigira si torna sempre li.

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  3. Ma c'è di più e purtroppo...

    I fondatori del Socialismo Scientifico, sempre poco letti e in genere poi interpretati alla bisogna da molti presunti successori, senza addentrarsi nelle finezze dell'economia politica, hanno sempre affermato che in principio vi è la realtà( altro che il Logos) e la sua analisi cruda, come base di partenza (la base reale).
    E non di certo ,il costruirsi una idea del come dovrebbe essere e dire che quella è la realtà. (idealismo).
    Se si comprende questo, si comprende anche che sono paturnie anche il pensare che esista un'etica diversa possibile nel capitalismo e nella finanza mondiale.
    Allo stato attuale delle cose sono solo dei pannicelli caldi...
    Il rifiuto di guardare in faccia la realtà, ed inventarsi altre cose è il limite..,
    Come dimostrato nella storia sono e saranno i tempi stessi a decidere per gli individui singoli a qualunque "classi" essi appartengano e pure sopra a qualsiasi "buone intenzioni" di riformare l'irriformabile.

    caino

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  4. La mission dei politici italiani, la gran parte dei quali assolutamente inadeguata, è patrimonio dei commenti che ci scambiamo ogni giorno in ogni dove,guardando in faccia la realtà.
    Mi capita ogni tanto di parlare degli avvenimenti passati con qualche nostalgico dei treni che arrivavano in orario: non entro mai nel merito
    politico o altro, mi è sufficiente ricordare solamente che hanno preso il Capo tutto d'un pezzo travestito da tedesco e con la cassa(sparita anche quella - il famoso tesoro di Dongo).Non dico seppuku ma almeno un dignitoso colpo di pistola...ci fermiamo molto prima delle dichiarazioni di guerra del'41,ci fermiamo a Petrolini.
    Mi auguro che la prossima volta i tempi della Storia siano equanimi: nel subbuglio gattopardesco non gli stessi di sempre a decidere e gli altri a subire le decisioni, come la Storia nei secoli ci ha sempre dimostrato.

    C'è un'altro dato assolutamente preoccupante che leggo: " mafia che si occupa di offrire beni e servizi a un mondo di cittadini che li vuole, creando un'accettazione sociale e rende inservibili le armi a diposizione del sistema giudiziario, mafie mercatiste" Tutto ciò aggiunge qualcosa alle analisi della mafie dei colletti bianchi, minando dall'interno il sistema giudiziario per arrivare ad uno 'statuto impunitario'.Leggere le dichiarazioni di Camillo Davigo piuttosto che Roberto Scarpinato,procuratore generale di Palermo.

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  5. Hanno cominciato a venderci ancor prima della falsa Unità con tanto di plebiscito farlocco, politici deficienti ad libitum, qualche raro politicante politologo, il resto è silenzio, oltre tutto ci facciamo malissimo da soli come popolazione, quindi.....la Francia sta messa molto peggio di noi, e economicamente, e come presidente,ma la grandeur, oltre ad uno smisurato orgoglio nazionale permette una certa 'importanza' politica mondiale, sempre al servizio della gerontocrazia che governa il mondo, 150 vegliardi che sognano l'immortalità e mai si sognano di mollare le leve del comando, il resto è polvere cosmica, fuffa gratuita.

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