sabato 1 luglio 2017

Allora penso a …



Quando sento lo stronzo più odiato dagli italiani parlare d’industria 4.0 penso a quanto sia ben diversa la realtà. Noi la realtà la odiamo, le preferiamo gli stereotipi e le insulsaggini. Con ciò non voglio dire che nell’industria italiana non vi siano punte caratterizzate dall’impiego di alta tecnologia e informatizzazione, una situazione che però riguarda solo in minima parte la nostra economia, mentre invece nell’ambito di manifattura e agricoltura il lavoro è ancora fermo a 2.0, e sono settori decisivi del famigerato prodotto lordo interno.

Penso, per esempio, alle calzature che portiamo ai piedi, prodotte non solo nei distretti di Montebelluna e della Riviera del Brenta, ma negli stabilimenti in Transilvania dove ogni settimana si producono migliaia di scarpe con l’etichetta made in Italy o made in France, spesso con il lavoro di operaie cinesi. Che sono anche lì più a buon mercato di quelle autoctone, che magari preferiscono i salari italiani (il 3 per cento della popolazione rumena risiede in Italia, e così l’8 per cento di quella albanese, 280mila cinesi, ecc.).

Insomma, penso al settore della moda che mette in scena il regime del salario nello spazio globale della produzione. Alle merci che consumiamo prodotte col lavoro dei più poveri e pagate però ai più ricchi. Penso alla Toscana, dove proliferano i laboratori cinesi, quindi all’ampio bacino di operaie a domicilio pagate a cottimo nel napoletano e casertano, dove la presenza della camorra è funzionale all’organizzazione della produzione delle multinazionali.


Penso alle condizioni di lavoro nella nostra agricoltura, al pomodoro e agli agrumi raccolti per due euro l'ora, alle mele, magari respinte dalla Svezia perché con residui fuori limite di chlorpyrifos. Oppure alle olive, raccolte sempre a mano, dalle quali si estrae il buon olio d’oliva extravergine italiano, che però viene respinto alla frontiera degli Stati Uniti perché contiene chlorpyrifos (ma ci sta pensando Trump a togliere il divieto nell’impiego di questo insetticida fosforganico nell’agricoltura americana). Allora compriamo biologico. Certo, e buon appetito. È il capitalismo che ci sfrutta e avvelena in tutti i modi mentre noi parliamo di elezioni e di leadership.

Nessun commento:

Posta un commento